La nostra storia
Mi chiamo Donato e sono un macellaio.
Lo era mio padre, che mi ha insegnato il mestiere e che ringrazio ogni giorno per avermi insegnato il rispetto per l’animale, il cibo, il lavoro. Questi i valori con cui sono cresciuto e su cui ho costruito la mia vita, fatta di umiltà, di cose semplici e di gusto, come la mia cucina.
C’è un’altra persona a cui devo tanto, forse tutto: è la mia compagna di vita e di lavoro, che mi è stata sempre vicina e mi ha accompagnato e supportato in tutte le scelte, che ha condiviso tutti i sacrifici e che è diventata mia moglie.
Unica e insostituibile, la mia Giovanna.
Solo ingredienti freschi
La nostra è una filiera totalmente controllata e a Km0.
Da anni siamo “chianchieri”, conoscitori della carne e amanti dei prodotti locali. Le nostre carni sono di provenienza controllata e certificata, scegliamo personalmente i nostri fornitori e selezioniamo i migliori tagli e razze, per darvi il meglio ed accontentare tutti i palati.
Gli ingredienti della cucina sono tutti a km0: le verdure fresche, la pasta di Gragnano ed un’ampia selezione di vini di cantine locali; sapori e profumi noti, quelli che sentivi a casa della nonna, perché il cibo è memoria.
Solo ingredienti freschi
La nostra è una filiera totalmente controllata e a Km0.
Da anni siamo “chianchieri”, conoscitori della carne e amanti dei prodotti locali. Le nostre carni sono di provenienza controllata e certificata, scegliamo personalmente i nostri fornitori e selezioniamo i migliori tagli e razze, per darvi il meglio ed accontentare tutti i palati.
Gli ingredienti della cucina sono tutti a km0: le verdure fresche, la pasta di Gragnano ed un’ampia selezione di vini di cantine locali; sapori e profumi noti, quelli che sentivi a casa della nonna, perché il cibo è memoria.
La nostra filosofia in cucina
La mia cucina è come me: tradizionale, verace e saporita. Io non sono uno chef - non mi piacciono gli chef - e non sono nemmeno un cuoco; io sono O’ Chianchiere, come si dice dalle nostre parti, e sono fiero di esserlo, sono un amante della cucina e mi piace mangiare bene.
A me piace mangiare e mi piace farlo in un luogo caldo, accogliente dove mi sento a mio agio, dove mi sento a casa. È per questo che il mio locale “sa di buono” appena entri, perché è riservato ma gioviale, è comodo ma studiato e odora di brace: quando entri senti quel profumo che ti fa venire subito l’acquolina in bocca e chi c’ha appetito è sempre il benvenuto!
Mi piace cucinare: io faccio il menu e io scelgo i piatti - rigorosamente tradizionali perché non c’è nulla di meglio delle ricette dei vecchi antichi - ma il mio “piatto forte” è la brace: io, i coltelli, i ferri e il fuoco siamo nati per stare insieme. Come la conosco io, la carne, la conoscono in pochi. Non è solo la cottura ma saperla scegliere, tagliare, trattare e servire. Saperla spiegare. Eh sì, perché quando te la porto a tavolo, ti dico da dove viene e come c’è arrivata; cosa ha mangiato l’animale, se era grasso o asciutto; che tipo di stima naturale c’ha, di fieno, di erba, di sale.
In poche parole, con me “sai che ti mangi”.
Poi ci divertiamo coi cuochi a impiattare, a proporre varianti, mai invasive - una salsetta d’accompagnamento, un crostino speziato o un formato di pasta particolare ma nulla che stravolga una ricetta già di per sé perfetta - o a giocare con gli antipasti, ma sempre restando fedeli alla materia prima: esaltarla e mai coprirla.
E infine la mia pasticceria, che mi invidiano in tanti (o mi invidiano la pasticciera?) che è come Giovanna: ricercata ed elegante ma allo stesso tempo fantasiosa e originale. Insomma, come si dice, è proprio la ciliegina sulla torta!
La mia cucina è come me: tradizionale, verace e saporita. Io non sono uno chef - non mi piacciono gli chef - e non sono nemmeno un cuoco; io sono O’ Chianchiere, come si dice dalle nostre parti, e sono fiero di esserlo, sono un amante della cucina e mi piace mangiare bene.
A me piace mangiare e mi piace farlo in un luogo caldo, accogliente dove mi sento a mio agio, dove mi sento a casa. È per questo che il mio locale “sa di buono” appena entri, perché è riservato ma gioviale, è comodo ma studiato e odora di brace: quando entri senti quel profumo che ti fa venire subito l’acquolina in bocca e chi c’ha appetito è sempre il benvenuto!
Mi piace cucinare: io faccio il menu e io scelgo i piatti - rigorosamente tradizionali perché non c’è nulla di meglio delle ricette dei vecchi antichi - ma il mio “piatto forte” è la brace: io, i coltelli, i ferri e il fuoco siamo nati per stare insieme. Come la conosco io, la carne, la conoscono in pochi. Non è solo la cottura ma saperla scegliere, tagliare, trattare e servire. Saperla spiegare. Eh sì, perché quando te la porto a tavolo, ti dico da dove viene e come c’è arrivata; cosa ha mangiato l’animale, se era grasso o asciutto; che tipo di stima naturale c’ha, di fieno, di erba, di sale.
In poche parole, con me “sai che ti mangi”.
Poi ci divertiamo coi cuochi a impiattare, a proporre varianti, mai invasive - una salsetta d’accompagnamento, un crostino speziato o un formato di pasta particolare ma nulla che stravolga una ricetta già di per sé perfetta - o a giocare con gli antipasti, ma sempre restando fedeli alla materia prima: esaltarla e mai coprirla.
E infine la mia pasticceria, che mi invidiano in tanti (o mi invidiano la pasticciera?) che è come Giovanna: ricercata ed elegante ma allo stesso tempo fantasiosa e originale. Insomma, come si dice, è proprio la ciliegina sulla torta!